Geometra, dopo la guerra fu Sindaco del Comune di Vedelago.
Per un lungo periodo di tempo lavorammo assieme nella sua villa di Albaredo; carattere buono, sempre allegro, amato da tutto il popolo. Fu mio maestro nell’apprendere la via del geometra, generoso, mai uno screzio, solo litigavamo, bonariamente, nella ripartizione dei guadagni, voleva darmi più del dovuto asserendo che io lavoravo più di lui.
Aveva un’automobile allergica alle osterie, un pò curiosa, quando era in prossimità di una di queste sentivi Ivo: «Gianni, non ti sembra che la macchina abbia un calo di potenza, non va come al solito, fermiamoci per vedere», e scesi si prendeva uno spriz o un bicchiere di vino: la macchina, dopo quella sosta obbligata, riacquistava tutta la sua potenza e poteva ripartire.